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Il tortarello abruzzese: un prodotto ortofrutticolo di pregio che merita il riconoscimento IGP

Il tortarello, varietà di melone consumato già all’epoca degli antichi romani

tortarello abruzzeseIl tortarello (Cucumis melo var. flexuosus), è una pianta rustica erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee.  Si tratta di una particolare varietà di melone, utilizzato come ortaggio. Si raccoglie ancora immaturo e si consuma crudo alla stessa maniera del cetriolo.

E’ un prodotto coltivato nel versante adriatico dell’Italia meridionale,  in particolare in Abruzzo, Molise e Puglia. Si tratta di un ortaggio poco conosciuto al di fuori delle aree di produzione, coltivato prevalentemente su scala familiare, che rischia di scomparire.

Del tortarello sono note 3 varietà: il tortarello abruzzese, il tortarello barese, il tortarello siciliano (detto cetrangolo o cocòmmero).

Il frutto del tortarello abruzzese è di colore verde chiaro, lungo dai 45 agli 80 cm. Presenta un aspetto ritorto, in particolare nella parte terminale del frutto. La  buccia, non tomentosa, presenta scanalature longitudinali.  I frutti si raccolgono, ancora immaturi, solitamente quando raggiungono i 40-50 cm.  E’ una pianta facile da coltivare, a rapido accrescimento, vigorosa e molto produttiva. Si presta particolarmente bene alle coltivazioni biologiche. In Abruzzo è coltivato soprattutto sulla costa, lungo le vallate dei fiumi e nella medio-bassa collina. La produzione si concentra prevalentemente  in provincia di Chieti,  soprattutto nel vastese e nella calda valle del Trigno, dove è ampiamente diffuso anche in territorio molisano.  Nel vastese e nel vicino Molise,  il tortarello sostituisce quasi integralmente la coltivazione ed il consumo del cetriolo. Localmente viene chiamato, al femminile, ” (la) turtarelle” in Abruzzo e la turtanelle in Molise. In Provincia di Teramo è conosciuto localmente come melancola o melancolo, termine con cui in altre località abruzzesi si indica il comune cetriolo.

Il tortarello verde barese, coltivato prevalentemente in Puglia, è di colore verde scuro,  con la buccia che presenta una leggera peluria caduca. Si consuma allo stesso modo del tortarello abruzzese. Altri ortaggi simili, coltivati in particolare nel leccese, sono anche il carosello e il barettiere.

Il tortarello siciliano, coltivato prevalentemente in Sicilia, per caratteristiche e sapore è molto simile al torarello barese, ma possiede diametro decisamente più sottile (massmo 4/6 cm). E’ chiamato localmente “cocòmmero” o “cetrangolo”.

Il tortarello è un alimento caratteristico della dieta mediterranea, consumato fresco nella stagione estiva. Può essere utilizzato anche senza togliere la buccia. Molto gustoso, si presta ad essere consumato da solo, con l’aggiunta di un pizzico di sale o condito con aceto e olio.  La ricetta classica del vastese  e dell’Abruzzo in generale, è in insalata assieme al pomodoro, condito solo con olio e sale o con l’aggiunta, a secondo delle tradizioni di famiglia, di aglio, cipolla, origano, sedano o peperoni verdi.  E’ molto ricco di acqua e possiede proprietà  rinfrescanti, depurative e che facilitano le funzioni urinarie. Il tortarello è decisamente più digeribile del cetriolo ed è raramente amaro, come talvolta accade per quest’ultimo.

Il tortarello abruzzese è un prodotto tipico, sano e gustoso che merita di essere apprezzato e valorizzato.

Per le sue caratteristiche e qualità organolettiche, per preservare le varietà locali del ristretto areale di produzione, è assai auspicabile che il tortarello abruzzese e molisano venga riconosciuto come prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta).

Infatti, si è notato che le varietà coltivate lungo la Valle del Trigno, per sapore e qualità organolettiche risultano nettamente superiori rispetto ai prodotti proveniente da altri territori.

L’ IGP,  infatti, indica un marchio di origine che viene attribuito dall’Unione europea a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica dipende dall’origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un’area geografica determinata.

Il tortarello, dunque,  va a buon diritto ad aggiungersi alle altre eccellenze alimentari abruzzesi e del vastese in particolare.

AGGIORNAMENTO: ad agosto 2015 è stato pubblicato e presentato l’interessante volume, dedicato al tortarello, dal titolo Il tortarello abruzzese-molisano. Il melone profumato e simbolico degli antichi”. Il libro è stato  curato da Aurelio Manzi e Michele Tanno. La pubblicazione, ricca di informazioni inedite, è corredata di molte immagini provenienti soprattutto dalla Vallata del Fiume Trigno.

Approfondimenti. Carosello e barettiere

Articolo di: Ivan Serafini

 

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