FERTILITY DAY E FATTORI AMBIENTALI CHE MINANO LA FERTILITA’ DELLE DONNE
Parliamo di salute. Questo lo slogan che accompagna, sulla pagina web del ministero della salute, l’appuntamento per il Giorno della Fertilità (Fertility Day perchè alla ministra in inglese piace di più).
Ecco, parliamo di salute, senza entrare nel merito di scelte personali che appartengono alla sfera intima di una donna. Parliamo di salute entrando nel merito di quei fattori ambientali che minano la fertilità tanto cara alla nostra Ministra.
E’ stato, ormai, ampiamente dimostrato da diversi studi scientifici come la contaminazione ambientale interferisca sul nostro organismo tanto nelle fasi più delicate – come quella dello sviluppo intrauterino e l’infanzia – come pure durante la vita adulta, fino a trasformarsi in causa di tumori e malformazioni anche del sistema riproduttivo.
La nostra ministra avrà sentito parlare dei famigerati interferenti endocrini, un ampio gruppo di sostanze chimiche che comprendono gli inquinanti ambientali persistenti, prodotti di uso quotidiano come gli idrorepellenti e gli antimacchia (che troviamo nei tappeti e rivestimenti in tessuto); i ritardanti di fiamma (presenti nelle schiume di alcuni materassi e dei sedili delle auto e in alcune vernici per pavimenti); i plastificanti -appartenenti alla famiglia degli ftalati- usati principalmente per rendere morbido e flessibile il cloruro di polivinile PVC (ad esempio bottiglie usa e getta, pellicole, vassoi, confezioni blister, tappi a corona, imballaggi per il trasporto); il Bisfenolo A (BPA) utilizzato in recipienti per uso alimentare (rivestimento interno della maggior parte delle lattine per alimenti e bevande). A questa lunga lista vanno ad aggiungersi alcuni metalli pesanti, pesticidi o antiparassitari, additivi e conservanti di prodotti industriali e di consumo. Sostanze pericolose potenzialmente in grado di alterare la funzionalità del sistema endocrino causando in tal modo effetti deleteri sulla nostra salute e su quella della prole.
Parliamo di salute, signora ministra, ed accendiamo i riflettori su questa emergenza nazionale che ci riguarda tutti e non sugli stili di vita individuali o sulle scelte personali.
L’inquinamento atmosferico, delle acque e del cibo che mangiamo quotidianamente causato dagli inquinanti appena descritti è un problema di salute che riguarda tutta la popolazione ed il Ministero della Salute dovrebbe preoccuparsi di promuovere una campagna volta ad eliminare o ridurre il più possibile queste sostanze dannose per l’ambiente e per gli esseri umani. I problemi vanno affrontati a monte, altrimenti gli interventi a valle rischiano di essere inefficaci oltre che di cattivo gusto.
Per saperne di più:
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Articolo di Nicoletta Radatta
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