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La Chiesa di San Michele Arcangelo di Castiglione M.M. (CH)

Informazioni storiche della chiesa di San Michele Arcangelo di Castiglione M.M. Fondata prima del XV secolo

San Michele Arcangelo di CastiglioneTipologia: Impianto a tre navate con cappelle laterali.

Ubicazione: Castiglione M. M. – Salita Castello.

Utilizzazione: Fruibile, chiesa regolarmente officiata.

Epoca di costruzione: Primo impianto: ante XV secolo (1499 secondo V. Furlani, cfr. bibliografia); trasformazioni successive: XVI-XVIII secolo.

Stato di conservazione:Mediocre stato di conservazione per le superfici esterne e per gli elementi in pietra scolpita (che necessitano di un attento restauro). L’interno è stato restaurato negli ultimi anni.

Storia e Descrizione della Chiesa di San Michele Arcangelo di Castiglione Messer Marino. La chiesa, come in altri casi del Vastese, è ubicata nel punto più elevato del borgo fortificato, nelle vicinanze dell’antico castello (vd. scheda Borgo fortificato) e della porta urbica di Sant’Angelo, a cui doveva il nome. Della fase quattrocentesca si ha un unico ed importante testimone: il leone stiloforo murato al di sopra del rosone. Dal 1552 la chiesa diventa di patronato della potente famiglia dei Caracciolo di Santo Bono, a cui, forse, si può riferire la committenza di rango dell’altare in commesso marmoreo, presente nella cappella dedicata, attualmente, alla Madonna del Monte, dietro un’artistica cancellata in ferro battuto. Il manufatto riporta ad un altro esempio di altare intarsiato presente nella cripta della chiesa di San Lorenzo nella San Buono dei Caracciolo. L’interno venne rinnovato nei secoli anche con la partecipazione di maestri e lapicidi molisani, come Giovanni Crisostomo Calvitti, già impegnato nella chiesa del Carmine a Vasto, che lavorò a Castiglione tra il 1766 ed il 1768 insieme a Nicodemo Calvitti e Teodosio Fagnani (altra famiglia di fabbricatori e lapicidi che operarono, tra l’altro, nella parrocchiale di San Buono). Un ulteriore progetto di restauro della chiesa, con le forme attuali interne, oltre che del campanile, viene attribuito all’ingegnere del real corpo di ponti e strade Carlo Luigi Dau, negli anni 1839 e 1881. Altri restauri sono del 1948 (V. Furlani, cfr. bibliografia).
L’interno della chiesa nel XX secolo è stato arricchito da pregevoli dipinti murali dell’artista lancianese Federico Spoltore. La chiesa conserva nella facciata, ricostruita nel XX secolo, dei notevoli manufatti lapidei scolpiti provenienti, secondo la tradizione, dalla chiesa fuori le mura di Santa Barbara, come il portale ed il rosone medievali. (M. Ma.)

Galleria fotografica della Chiesa di San Michele Arcangelo di Castiglione

 

Bibliografia:
– E. Abbate, Guida dell’Abruzzo, Roma, 1903, ristampa: Sala Bolognese (Bo), 1984;
– V. Furlani, Studio e progetto di fattibilità recupero e valorizzazione centri storici recupero e sviluppo artigianato tipico. Comunità Montana AltoVastese, Schedatura Analitica parte II, Chieti, 1993;
– V. Furlani, Centri Storici. Interpretazione dei processi storico formativi e della dinamica aggregativi, Provincia di Chieti Assessorato Assetto del Territorio Settore V Urbanistica e Pianificazione territoriale, CD-Rom, s.d. [ma 1998-99];
– E. A. Paterno, Città e paesi d’Abruzzo e Molise, Pescara, 1963.

Antologia:
E. Abbate, Guida dell’Abruzzo, Roma, 1903, ristampa: Sala Bolognese (Bo), 1984, p. 368
«Degna di essere vista è la porta monumentale della chiesa madre di stile composito con finestroni a sesto gotico ridotto. L’ interno è di costruzione più recente».
E. A. Paterno, Città e paesi d’Abruzzo e Molise, Pescara, 1963, pp. 175-176
«La Chiesa Parrocchiale di S. Michele Arcangelo conserva sei quadri artistici di Federico Spoltore raffiguranti rispettivamente la Crocifissione, la Madonna e S. Giuseppe, la Madonna di Pompei, la Samaritana ed il Figliol Prodigo. La parrocchiale custodisce pure la statua miracolosa della Madonna del Monte. «La statua si conserva in un’edicola costruita al disopra di un altare in una particolare Cappella, che si apre nella navata IN CORNU EVANGELII. E’ una statua in legno policromata, a grandezza naturale. La Madonna in tunica azzurra e manto dorato con rivolte rosse, che le scende dalle spalle e le si riversa in panneggio goticizzante e profondo sulle ginocchia, siede in atto di sostenere il Bambino Gesù ignudo vivace e scattante nel grembo. La posa della figura è frontale, ieratica. Come opera d’arte può essere riferita al secolo XV ma la semplicità della fisionomia, l’arcaismo della struttura fanno pensare a un periodo anche più antico » (F. Verlengia).Castiglione ne celebra la festa l’11 settembre. La statua viene riportata ogni cinque anni nella sua vecchia Chiesa restaurata di Rocca d’Abate».

Fonte: le informazioni sono state tratte dal sito www.trignosinelloturismo.it/.