Monte Mauro e la Selva di Montefalcone è un importante Sito di Interesse Comunitario (S.I.C). Il Sito interessa un’ampia e ben conservata area forestale, di circa 500 ettari, composta prevalentemente da cerri e faggi. L’area è compresa tra i comuni di Montefalcone nel Sannio e Castelmauro, in provincia di Campobasso, al confine tra l’Abruzzo e il Molise. La rilevanza ambientale degli habitat e delle specie presenti, è rafforzata dal fatto che il sito in questione ricade interamente anche all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS) IT7228230 Lago di Guardialfiera-Foce del Biferno, di cui occupa l’appendice occidentale.
Il SIC include il Monte Mauro (1.025 m.s.l.m), una delle maggiori cime dei Monti dei Frentani e del sub-Appennino abruzzese-molisano, il Monte Rotondo (732 m.s.l.m) e altri colli minori. Esclusi dal perimetro del SIC sono il Monte la Rocchetta (940 m.s.l.m) e il Colle Dritto (952 m.s.l.m) che, però, rientrano integralmente nella ZPS sopra citata.
La selva di Montefalcone è attraversata dal Vallone della Selva e dal Vallone della Botte, mentre dal Bosco di Castelmauro ha origine il vallone del Canneto.
Sono presenti 3 habitat di importanza comunitaria. Di particolare interesse, è l’ecotipo “91M0 – Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere” , con una percentuale ricoperta del 65%, un alto grado di significatività ed un buono stato di conservazione.
Molto rilevante, sotto il profilo conservazionistico, è la fauna presente, in particolare: nibbio bruno, nibbio reale, biancone, falco cuculo, succiacapre, salamandra pezzata.
Per la flora, tra le numerose specie di interesse comunitario presenti, ricordiamo: la fusaria maggiore, la polmonaria della Vallarsa, il camedrio siciliano.
Denominazione sito: IT7222211 – Monte Mauro – Selva di Montefalcone.
Rapporti con altri Siti della Rete Natura 2000: ZPS IT7228230 – Lago di Guardialfiera-Foce del fiume Biferno.
Localizzazione: Molise, provincia di Campobasso.
Comuni interessati: Montefalcone nel Sannio, Castelmauro.
Coordinate geografiche: Longitudine: E 14 41 3; Latitudine: N 41 50 55
Ampiezza area: 502,00 ettari.
Altezza: 520 min – 1025 max – 850 media.
Regione biogeografica: mediterranea.
Geologia: complesso flyscioide di calcareniti e brecciole associate, calcari giallastri compatti con lenti e noduli di selce bruno rossastri.
Clima: regione temperata, termotipo collinare inferiore, ombrotipo subumido inferiore.
Tipi di habitat protetti in base all’ Allegato I della Direttiva 79/409/CEE:
- 91Mo Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere
- 9210 Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex;
- 6210: Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee);
FAUNA
Uccelli elencati nell’ Allegato 1 della Direttiva 79/409/CEE
- A072 Pernis apivorus, Falco pecchiaiolo
- A073 Milvus migrans, Nibbio bruno
- A074 Milvus milvus, Nibbio reale
- A080 Circaetus gallicus, Biancone
- A082 Circus cyaneus, Albanella reale
- A097 Falco vespertinus, Falco cuculo
- A103 Falco peregrinus, Falco pellegrino
- A224 Caprimulgus europaeus, Succiacapre
- A246 Lullula arborea, Tottavilla
- A338 Lanius collurio, Averla piccola
- A379 Emberiza hortulana, Ortolano
Uccelli migratori abituali non elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE
- A099 Falco subbuteo, Lodolaio
Invertebrati elencati nell’Allegato II Direttiva 92/43/CEE
- 1088 Cerambix cerdo, Cerambice della quercia
- 1078 Callimorpha quadripunctaria, Falena dell’edera
- 1074 Eriogaster catax
Altre specie importanti di FLORA e FAUNA
Evonymus latifolius, Fusaria maggiore
Fraxinus excelsior, Frassino maggiore
Tilia plathyphyllos, Tiglio nostrano
Circaea lutetiana, Erba maga comune
Festuca exaltata (drymeja), Festuca dei querceti
Ilex aquifolium, Agrifoglio
Lucanus tetraodon, Cervo volante (Invertebrati)
Pulmonaria vallarsae, Polmonaria della Vallarsa
Rosa micrantha, Rosa balsamina minore
Ruscus hypoglossum, Ruscolo maggiore
Salamandra salamandra gigliolii , Salamandra pezzata (Anfibi)
Teucrium siculum, Camedrio siciliano
Qualità e importanza: il valore dell’area in esame è determinato dalla presenza di due habitat prioritari (faggeti degli appennini di Taxus e di Ilex; Trifolio – Geranietea sanguinei, Galio maritimi – Geranion sanguinei) in buono stato di conservazione. Le caratteristiche dimensionali, di forma e le pratiche silvo – colturali del sito consentono di mantenere gli habitat naturali. Va segnalata la presenza di cerrete mesofile (afferenti all’habitat 91M0) di notevole pregio a Quercus petraea dotate di un corteggio floristico ricco di specie nemorali.
Vulnerabilità: il sito di interesse comunitario Monte Mauro e la Selva di Montefalcone si presenta come una realtà paesaggistica uniforme avente una certa capacità di autoconservazione. Le ferite inferte all’ambiente risultano trascurabili.
Siti correlati: oltre alla citata ZPS Lago di Guardialfiera-Foce del Biferno, in cui il sito è integrato, a circa 2 km, a ovest dell’abitato di Montefalcone nel Sannio, scorre il fiume Trigno che dalle sorgenti alla foce, è interessato da 8 Siti di Interesse Comunitario. Un altro SIC correlato, posto a nord est del sito esaminato, è la bellissima cerreta di Acquaviva Collecroce (SIC n° IT7222210 – Cerreta di Acquaviva) .
Considerazioni. Le faggete e le cerrete dei Monti dei Frentani meritano attente e particolari forme di tutela. Rappresentano preziose testimonianze relittuali delle vastissime foreste che anticamente ricoprivano i monti di queste regioni. In quest’area, come nel contiguo alto e medio vastese, deve essere istituito un Parco naturale (nazionale o regionale), in modo da salvaguardare e custodire gelosamente gli ultimi lembi di tali formazioni boscose. Un Parco, oltre a garantire al tutela del patrimonio ambientale, rappresenta anche un’ imperdibile opportunità di sviluppo economico per le zone interne che maggiormente soffrono lo spopolamento, l’invecchiamento della popolazione e la carenza di investimenti e risorse. Nell’area appena esaminata, il processo di istituzione del Parco è peraltro facilitato dalla presenza, nel cuore del Molise, di una vastissima ZPS che ne fa un territorio ad altissima vocazione ambientale.
Di notevole interesse è la presenza, nei pressi dei SIC, dei resti di mura megalitiche di epoca osco-sannita riferibili al V-VI sec. a.C. A pochi km, lungo la valle del Trigno, è sicuramente da visitare il bellissimo Santuario di Santa Maria di Canneto (comune di Roccavivara, CB), con annessi scavi archeologici di una Villa romana del I sec. d. C.
Ringraziamo l’amico Michele Teonesto per il supporto e la collaborazione.
Approfondimenti.
Le mura megalitiche di Montefalcone del Sannio. L’antica Maronea?
Osservatorio astronomico “Giovanni Boccardi” di Monte Mauro (Castelmauro)
Visualizzazione ingrandita della mappa
Mappa del territorio tra Montefalcone nel Sannio e Castelmauro
Galleria fotografica:
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