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Flora e fauna del fiume Trigno

Elenco delle specie di flora e fauna del fiume Trigno. Gli 11 Siti di Interesse Comunitario del Trigno a conferma della rilevante ricchezza di biodiversità

Flora e fauna del fiume TrignoIl fiume Trigno nasce dal Monte Capraro, a 1.150 m s.l.m., in località Capo Trigno nel comune di Vastogirardi, in provincia di Isernia.

Entrato nella provincia di Campobasso, il fiume segna il confine con l’Abruzzo (provincia di Chieti) discostandosene solo per due brevi tratti: il primo nel comune di Trivento, il secondo nel comune di Montenero di Bisaccia, per sfociare nel mare Adriatico al termine di un corso lungo 85 km.

Il fiume Trigno segna il confine tra le regioni Abruzzo e Molise ed i S.I.C  di seguito riportati ricadone nelle provincie di Isernia, Campobasso e Chieti.

Anticamente era denominato Trinius ed era fiume conosciuto alle popolazioni italiche in quanto alcuni importanti centri dominavano la sua valle, tra questi Pietrabbondante, Trivento e Schiavi D’Abruzzo, Montefalcone del Sannio.   Sul Trigno vi era un porticciolo che serviva i Balcani, forse identificabile col Trinium portuosum di Plinio il Vecchio.

Presso Roccavivara, sull’argine destro del Trigno, si incontra la Chiesa di S. Maria in Canneto, vero gioiello dell’arte romanica racchiusa da un boschetto che affaccia direttamente sulle sponde del fiume.
Più avanti il Trigno entra nella zona del nucleo industriale di San Salvo. Fino a pochi decenni fa la Piana di Sant’Angelo, dove oggi c’è  il nucleo industriale di San Salvo, ospitava  una vastissima foresta planiziale, considerata la più grande d’Abruzzo e che si estendeva sino alla foce del Trigno.

Flora e Fauna

Il fiume Trigno, dalla sorgente del Monte Capraro sino alla foce nel comune di Montenero di Bisaccia, rappresenta uno straordinario habitat naturale per numerose specie animali e vegetali.

Infatti, l’alveo fluviale e la vallata del fiume Trigno sono stati classificati siti di interesse comunitario (S.I.C)  per l’importanza degli habitat prioritari e delle specie, soprattutto di uccelli, presenti.

I  S.I.C. presenti lungo la valle del fiume Trigno dalle sorgenti al mare sono 8:

  1. IT7212134 – Bosco di Collemeluccio – Selvapiana – Castiglione – La cocozza – estensione: 6239,00 ettari  provincia: Isernia;
  2. IT7211129 –Gola di Chiauci – estensione: 120 ettari – provincia: Isernia;
  3. IT7212139– Fiume Trigno località Cannavine – estensione: 410 ettari – provincia: Isernia;
  4. IT7222127 – Fiume Trigno (confluenza Verrino-Castellelce) – estensione: 871 ettari – provincia: Isernia;
  5. IT7140127 –Fiume Trigno (medio e basso corso) – estension: 996 ettari – provincia: Chieti;
  6. IT7228226 –Macchia Nera – Colle Serracina – estensione: 525 ettari – provincia di Campobasso);
  7. IT7228221 –Foce Trigno – Marina di Petacciato -con una estensione di 747 ettari (provincia di Campobasso;

Strettamente correlati ai siti sopra menzionati lungo la valle del Trigno sono anche:

  1. IT721212135 – Montagnola molisana – estensione: 6586,00 ettari – provincia di Isernia;
  2. IT7211120 – Torrente Verrino – estensione: 93,00 ettari – provincia: Isernia;
  3. IT7222212 – Colle Gessaro – estensione: 664,00 – provincia: Campobasso
  4. IT7140126 – Gessi di Lentella – estensione: 436,00 ettari – provincia: Chieti

Di seguito riportiamo l’elenco completo delle  specie  protette censite  nei siti elencati. Ci preme sottolineare  l’assoluto rilievo delle specie, soprattutto di rapaci, segnalate.

Uccelli migratori abituali presenti nell’Allegato 1 della Direttiva 79/409/CEE

Uccelli migratori abituali non elencati nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE

ANFIBI E RETTILI elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE

PESCI elencati nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE

INVERTEBRATI elencati nell’Allegato II Direttiva 92/43/CEE

Altre specie importanti di fauna

SPECIE DI PIANTE importanti non elencate nell’Allegato II della Direttiva 92/43/CEE

 

La presenza di queste specie rare e protette in tutta Europa indicano che il fiume Trigno ha un altissimo livello di biodiversità. Flora e fauna del fiume Trigno devono essere adeguatamente tutelati e conservati a beneficio delle presenti e future generazioni. Manca un progetto unitario e le iniziative di tutela sono lasciate alla volontà delle singole amministrazioni.

Lo abbiamo ribadito più volte anche in un recente articolo, che vi consigliamo di leggere:

La Valle del Trigno sfruttata per le risorse e condannata allo spopolamento. Che fare?

Il futuro del nostro e di tutti gli altri territori interni e montani non può prescindere dalla salvaguardia delle risorse naturali, della flora, della fauna e degli ecosistemi.

Articolo di: Ivan Serafini

 

Galleria fotografica

 

 

Le schede e le mappe dei siti S.I.C. e Z.P.S di tutta Italia, redatte dai ricercatori del Ministero dell’Ambiente, sono consultabili sul sito web del Ministero dell’Ambiente. Per approfondire i vari tipi di habitat presenti in Italia consigliamo l’ottimo Manuale di interpretazione sul sito di “Habitat Italia“.

La foce del fiume Trigno


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