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Appello degli operatori turistici tedeschi contro gli impianti eolici in Abruzzo. A rischio migliaia di presenze turistiche

Appello degli operatori turistici tedeschi contro gli impianti eolici in Abruzzo

Su “il Centro” di oggi (26 aprile 2012), nello spazio dedicato ai lettori del quotidiano, è stato pubblicato un intervento molto importante da parte di un operatore turistico tedesco (Herbert Grabe), riguardo alla proliferazione incontrollata degli impianti eolici in Abruzzo.

L’operatore turistico tedesco, che dal 1995 a oggi con la sua attività ha fatto registrare 10.000 pernottamenti in Abruzzo, si dice fortemente allarmato per la sciagurata politica in campo eolico, che mette a repentaglio il turismo e l’integrità naturalistica di alcuni dei luoghi più suggestivi ed integri d’Europa!

L’autore dell’articolo si riferisce al progetto eolico in previsione a Santo Stefano di Sessanio (AQ), alle porte del Parco Nazionale del Gran-Sasso e Monti della Laga.

Tra le tante cose, l’operatore dice: “non  potrei più segnalare con stima o decantare questo vostro paesaggio unico ai miei ospiti  (che per ospitalità sono anche i vostri), se elementi essenziali di questa natura vengono distrutti per negligenza o mancanza di riguardo“.

E aggiunge che non è preoccupato solo per la sua attività turistica:so che tutti gli operatori turistici, albergatori, gestori di trattorie e ristoranti, imprese di trasporto eccetera condividono la mia stessa preoccupazione“.

Ricordiamo, a coloro che non ne fossero a conoscenza, che il turismo naturalistico (l’ecoturismo) è la risorsa economica del futuro! I dati del IX Rapporto del turismo natura presentato a Ecotur il 13 aprile scorso lo dimostrano chiaramente.

Sebbene l’autore si riferisca al progetto di centrale eolica industriale (per favore smettetela di chiamarli “parchi eolici”) a Santo Stefano di Sessanio,  è facile intuire quanto sia pertinente il riferimento all’Abruzzo meridionale e al Molise, devastati da questa ignobile piaga (la foto in alto a destra, di Castiglione Messer Marino, NON è un fotomontaggio…purtroppo).

Invitiamo gli amministratori e i cittadini aquilani a visitare i Monti dei Frentani, in provincia di Chieti,  tra Schiavi d’Abruzzo e Roio del Sangro, per constatare in prima persona quale incredibile devastazione e desertificazione sociale, economica e paesaggistica comporta una centrale eolica!

E consigliamo un’attenta lettura anche agli ottusi amministratori del vastese che si illudono di portare avanti progetti di rivalutazione turistica senza alcuna forma di tutela della Natura e del paesaggio.

L’appello dell’operatore del settore turistico si conclude con queste toccanti parole: “vi prego caldamente di impedire questo progetto di un parco eolico sul monte Camarda, in  mezzo a due dei Parchi Nazionali più belli d’Europa e di impegnarvi per la tutela di questo prezioso paesaggio“.

Buona lettura

Grazie Herbert, speriamo che la tua saggezza, lungimiranza, esperienza maturata nel settore porti a far rinsavire i pericolosi amministratori locali incapaci di comprendere l’immenso valore del patrimonio naturalistico della nostra regione.