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Eccellente riuscita del Convegno La ricchezza delle terre di confine. Il servizio del TG3 Molise

riuscita del Convegno La ricchezza delle terre di confineIl Convegno di sabato 10 dicembre 2011 a Canneto, “La ricchezza delle terre di confine”, è stato un successo. Personalità di diversa estrazione culturale e provenienza hanno catturato l’attenzione del nutrito pubblico sulle risorse inesplorate del territorio della Valle del Trigno. Il ventaglio dei temi affrontati è stato molto ampio e variegato, spaziando dalla storia al marketing territoriale, dall’archeologia alle conseguenze della divisione politico-amministrativa tra Abruzzo e Molise.

Il tempo tiranno non ha permesso di approfondire i temi, esposti in modo breve e conciso dai relatori, ma sicuramente ha dato l’opportunità di stuzzicare la curiosità dell’attento pubblico. L’intenzione dell’incontro non era quella di fornire risposte ma di porre domande sullo stato del territorio e su cosa si sta facendo per la sua salvaguardia. L’alternativa è tra la svendita totale (prostituzione come l’ha definita uno dei partecipanti), “perché meglio appare tutto in cambio di un obolo”, oppure nell’ iniziare a pensare criticamente, dire no quando necessario, fermare l’invasione delle pale eoliche e scegliere un destino diverso per queste regioni. E’ necessario superare le barriere amministrative, non solo fisiche, ma anche antropologiche e ritrovare le comuni origini tra le genti d’Abruzzo e Molise.

Occorre  trovare una definizione di sviluppo che riesca a coniugare armonicamente agricoltura, turismo e servizi efficienti e di qualità. Delegare è un lusso che non possiamo più concederci. E’ tempo di passare alla partecipazione attiva e diretta della cittadinanza.

Proponiamo la visione del servizio del TG3 Molise, che riassume bene le tematiche e le finalità del Convegno:

L’INTERVENTO DEI RELATORI. Il vescovo della diocesi di Trivento, Monsignor Domenico Scotti, ha fatto gli onori di casa, complimentandosi per l’importanza dell’iniziativa e augurando di poter finalmente vedere il rilancio di una terra che ha tanto da offrire.

Tra i relatori, Ivan Serafini ha sottolineato l’importanza della conservazione ambientale anche ai fini del riscatto economico dell’area, possibile con l’istituzione del Parco dei Monti dei Frentani.

Lo storico Costantino Felice ha richiamato l’attenzione sulla rivoluzione demografica che ha caratterizzato tutto il secolo scorso, un fenomeno persistente seppur con notevoli differenze tra l’emigrazione d’età Giolittiana e quelle verificatasi durante il boom economico, soprattutto per quel che attiene le profonde ripercussioni sociali, economiche e culturali.

Il  professor Ernano Marcovecchio ha invece colto l’occasione per invitare i paesi della Valle del Trigno a mettere da parte rivalità e rancori per dedicarsi alla costruzione di un programma unitario che, attraverso l’identificazione collettiva e lo sforzo comune, riesca a definire la meta verso cui rivolgere il nostro sguardo.

Andrea Natale ha spiegato le opportunità date dalla tutela ambientale e la necessità e difficoltà di cambiare modelli di riferimento. Grazie alla presentazione fotografica dell’archeologo Davide Aquilano, il pubblico incredulo ha percorso idealmente alcuni dei meravigliosi siti archeologici che ci circondano e di cui purtroppo si ignora l’esistenza, come il castello di Mafalda o i reperti di Roccaspinalveti.

Dai monumenti delle civiltà che ci hanno preceduto siamo poi passati ai monumenti della natura, illustrati da Francesco Nasini. Alberi secolari, primati del nostro paesaggio, fronde maestose testimoni oculari di secoli di storia, guardiani che custodiscono gelosamente aneddoti e leggende. Una terra ricca di primati anche in campo enogastronomico, come ha dimostrato Alessandro Antonucci della C.I.A.

Gianlorenzo Molino ha presentato i progetti già realizzati dal Patto Trigno Sinello, passando attraverso itinerari inediti alla scoperta della cultura e della natura, con flora e fauna tipiche della parte più recondita delle due regioni.

Itinerari sviluppati da Tiziana Dicembre che ci ha guidato lungo affascinanti percorsi turistici del vastese e da Alessio Massari che ha lanciato il progetto della “Pista ciclabile della Valle del Trigno”, un’innovativa proposta per unire costa e montagna grazie alla mobilità sostenibile.

Un angolo di terra, però, pressato dal peso insostenibile della burocrazia e di una classe politica troppo ingombrante e autoreferenziale, come ha rimarcato Enzo Delli Quadri, che pur di riprodurre e alimentare se stessa ha separato arbitrariamente 55 comuni, distribuendoli tra quattro province e creando a tavolino confini palesemente impropri.

In conclusione, Angelo Marchione ha ricostruito il percorso di Borgustando, una delle manifestazioni più interessanti degli ultimi anni che, tra l’altro, prenderà il via a Lentella il prossimo 27 dicembre.

Dopo le relazioni hanno preso la parola anche il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, il sindaco di Montefalcone nel Sannio, Gigino D’Angelo e il sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini.

Appena pronti saranno divulgati gli Atti del Convegno che saranno inviati ai partecipanti, ai sinsaci e alle imprese locali.

Una riuscita molto incoraggiante, dunque, che il Centro Studi della Montagna Vastese e della Valle del Trigno intende replicare con nuove e interessanti iniziative, per dare un supporto concreto allo sviluppo di questi importanti territori.

A fine Convegno, molto apprezzato è stato il buffet di prodotti tipici offerto dal Centro Studi e sponsorizzato da alcune imprese agricole del territorio: miele, olio e marmellate della Biofattoria Licineto di Celenza, i vini della Cantina Santo Bono di San Buono, la pizza fijite della Panetteria Barisano di Tufillo,  i formaggi di Roccaspinalveti e la porchetta di Giuseppe Roberti di Lentella.

A cura di Nicoletta Radatta e Ivan Serafini